lunedì 10 giugno 2013

la mia tesina sull'australia di esame (terza media)


                                         Australia          


 

 

                                                                                                                
Continente insulare situato tra l'Oceano Indiano e l'Oceano Pacifico meridionale, nel Sud-Est asiatico, costituisce, con la vicina isola della Tasmania, lo stato federale del Commonwealth of Australia, membro indipendente del Commonwealth. La federazione australiana si estende per circa 4000 km da Capo Byron, estremità orientale dell'Australia Occidentale, e per circa 3700 km da Capo York, a nord, alla Tasmania, a sud. Con una superficie, compresa la Tasmania, di 7.682.300 km2, l'Australia è il più piccolo dei continenti.

 

La federazione australiana (Commonwealth of Australia) comprende sei stati: (Nuovo Galles del Sud, Queensland, Australia Meridionale, Tasmania, Victoria e Australia Occidentale) e due territori, il Territorio della Capitale e il Territorio del Nord. Sono amministrati dall'Australia: il Territorio Antartico Australiano, l'isola Christmas, le isole Cocos, l'isola Heard e l'arcipelago McDonald, l'isola di Norfolk, le isole Ashmore e Cartier, e il territorio delle isole del Mar dei Coralli. La capitale dell'Australia è Canberra.

 

Geografia


 

Risulta tagliata a metà dal Tropico del Capricorno, ed è abitata soprattutto sulle coste; poiché, nella parte centro-occidentale, il territorio interno è in gran parte desertico (Gran Deserto Sabbioso, Deserto Gibson, Gran Deserto Victoria, Deserto Tanami) i confini che dividono in questa area gli Stati che compongono la Federazione sono perfettamente rettilinei, come in alcuni degli Stati Uniti, e ricalcano, ovviamente, meridiani e paralleli.
Il più grande di questi sei Stati, Western Australia, che da sola occupa quasi un terzo del territorio di tutto il Paese, è separata da un altro Stato, il South Australia, e da uno dei tre Territori, il Northern Territory, da una linea lunga circa 1.900 chilometri, che va da Eucla, piccolo centro sulla costa della Grande Baia Australiana, su fino al Golfo Giuseppe Bonaparte, ricalcando il 129° meridiano. Così avviene, anche se in maniera non così clamorosa, per il Territorio del Nord e per l'Australia Meridionale.

 

L'Australia è bagnata a nord dal mare degli Arafura, a nord-est dal mar dei Coralli, a sud-est dal mar di Tasman, a sud dall'oceano Indiano e a nord-ovest dal mar di Timor. Essendo completamente circondata dal mare, non confina direttamente con altri stati. Quelli più vicini sono la Nuova Zelanda a sud-est; l'Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est a nord. Ha una superficie di 7.686.850 km², di cui 1% costituito da acque interne. È il sesto stato al mondo per grandezza.

Il territorio australiano, prevalentemente pianeggiante, ha un'altitudine media di 300 m. La vasta zona interna del paese, chiamata Outback, è costituita infatti da pianure e bassi altipiani; a nord-est i rilievi sono più pronunciati. Il continente è caratterizzato da coste basse e pianeggianti; le pianure costiere a est, sud-est e sud-ovest sono le zone più densamente popolate del continente.

 


La fauna Australiana


 

La fauna davvero unica costituisce da sempre una delle principali attrattive del nostro paese. In Australia vivono più di 378 specie di mammiferi, 828 specie di uccelli, 4000 specie di pesci, 300 specie di lucertole, 140 specie di serpenti, due specie di coccodrilli e 50 varietà di mammiferi marini. Più dell'80 percento di piante, mammiferi, rettili e rane è unico al mondo e introvabile negli altri continenti. Tra i nostri animali più noti ci sono il canguro, il koala, l'echidna, il dingo, l'ornitorinco, il wallaby e il vombato.

 

 In Australia vivono più di 140 specie di marsupiali tra cui canguri, wallaby, koala e vombati.  Abbiamo 55 differenti specie native di canguri e wallaby.

 

  I monotremi, ovvero i mammiferi che depongono le uova, sono un altro gruppo di animali che puoi trovare solo in Australia. Il più famoso è l'ornitorinco, animale che vive nei pressi dei fiumi caratterizzato dal becco d'anatra, dal corpo coperto di pelliccia impermeabile e dai piedi palmati.

 

Delle 828 specie di uccelli che vivono in Australia, circa la metà sono visibili solo qui. Vanno dal piccolo mangiamiele al grande emù, incapace di volare e alto quasi due metri.gli emù nel loro habitat, ti consigliamo le distese d'erba, i boschi di sclerofille e la savana.

In Australia vivono più specie di serpenti velenosi che in qualsiasi altro continente, infatti si trovano qui 21 delle 25 specie più letali del mondo. Ma non tutte ricorrono al veleno: ci sono anche giganteschi pitoni e serpenti degli alberi.

 

Il nostro ambiente marino ospita circa 4000 dei 22000 tipi di pesci di tutto il mondo, oltre a 30 delle 58 specie di alghe. Inoltre la Grande barriera corallina, la più grande del mondo e Patrimonio dell'Umanità, ospita migliaia di specie di pesci colorati, compreso lo sgargiante pesce pagliaccio: avrai bisogno di più di una visita per riuscire a contare tutti i pesci. Senza dimenticare le circa 1700 diverse specie di corallo.

L’economia


 

L'economia dell'Australia è in una fase di profonda trasformazione, iniziata alla fine della seconda guerra mondiale; il processo di industrializzazione avanza rapidamente, anche se l'allevamento costituisce ancora oggi la risorsa principale del Paese, il cui reddito nazionale, valutato pro capite, fa dell'Australia uno degli Stati più ricchi del mondo. Nonostante la scarsità del territorio coltivato (solo il 5,8% del totale) e la necessità di provvedere artificialmente all'insufficienza di acqua, l' agricoltura riesce, grazie alla larga applicazione di tecniche moderne, a produrre in notevoli quantità frumento (di cui l'Australia è grande esportatrice, al quarto posto nella graduatoria mondiale), orzo, avena e soprattutto canna da zucchero, la cui coltivazione è diffusa soprattutto nel Queen island e nella Nuova Galles del Sud. Buona è anche la produzione di frutta (dagli ananas alle banane, all'uva e alle arance), che viene esportata favorevolmente approfittando dell'inversione delle stagioni rispetto all'Europa. Le foreste forniscono legno pregiato, ma la produzione è limitata anche perché esse coprono solo i 4,5% del territorio. L'allevamento si basa soprattutto sugli ovini. Sia per numero di capi sia come produttore di lana, l'Australia è di gran lunga al primo posto nel mondo, e naturalmente gli ovini vengono sfruttati anche per le carni. Ingente è pure il numero dei bovini che va aumentando sempre di più. Un certo rilievo hanno la pesca dei crostacei e la caccia alla balena. Il sottosuolo è ricchissimo non solo d'oro, per il quale il Paese è diventato famoso e che ancor oggi dà una produzione che colloca l'Australia al settimo posto tra i produttori mondiali, ma anche di molti altri minerali, dal manganese all'antimonio, al tungsteno, all'uranio, al carbone, al nichel e al rame. Importanza particolare ha l'estrazione dello stagno, del ferro, dello zinco, della bauxite e del piombo, dei quali l'Australia è tra i massimi produttori mondiali. Non mancano il petrolio e il gas naturale. L'industrializzazione , anche se relativamente recente, è molto avanzata: numerose sono le industrie che lavorano prodotti agricoli e zootecnici (conservazione delle carni, industrie tessili e zuccherifici), ma da alcuni decenni si sono affermate anche la siderurgia, la metallurgia, l'industria meccanica (soprattutto aeronautica e automobilistica) e la chimica.

 


                                   

 

 

 

 

 

 

 

                                      Storia

La popolazione


 

Le popolazioni aborigene australiane sono  vissute e prosperate nel difficile ambiente naturale australiano, un luogo senza uguali, per oltre 50.000 anni. Si pensa che gli aborigeni australiani siano arrivati qui via mare dal sud est dell’Asia durante l’ultima era glaciale. Al tempo dell’invasione europea, fino a un milione di aborigeni vivevano nel continente in 300 stati o clan, e parlavano 250 lingue e 700 dialetti. A quel tempo gli aborigeni erano cacciatori e agricoltori e viaggiavano molto per commerciare, trovare acqua e prodotti stagionali e per adunanze rituali e totemiche. Allora, come oggi, ogni clan aveva una connessione spirituale con una zona particolare della terra. Nonostante la diversità dei loro territori - dai deserti dell’Outback alle foreste pluviali tropicali, fino a montagne innevate - i popoli aborigeni condividono tutti la credenza in un perenne e magico regno del Dreamtime. Secondo le leggende aborigene, antenati spirituali totemici hanno dato origine a tutti gli aspetti della vita. Questi spiriti-antenati continuano a collegare la terra, i fenomeni naturali, il territorio tribale nonché il passato, il presente e il futuro in tutti gli aspetti della cultura aborigena.

L’arrivo dei coloni

La "Terra Australis" è stata l’ultima terra emersa a essere scoperta dagli esploratori europei. La storia di questa mistica terra e delle ricchezze che offriva ha ispirato gli esploratori a navigare verso l’ignoto. Il grande continente australe è stato ufficialmente reclamato dagli europei solo dopo l’arrivo del Capitano James Cook a Botany Bay nel 1770.

Come soluzione alle prigioni sovraffollate in Inghilterra e al disordine causato dalla Rivoluzione Americana, l’esploratore e botanico Joseph Banks, indicò il Nuovo Galles del Sud (New South Wales) come il luogo ideale per una nuova colonia penale. Il 26 gennaio 1788 arrivò nella baia di Sydney la prima flotta di 11 navi, cariche di 1500 persone, metà delle quali erano detenuti. Fino alla conclusione della deportazione nel 1868, giunsero in Australia 160.000 detenuti, tra cui uomini e donne.

A partire dai primi anni Novanta del 1700 cominciarono ad arrivare i primi coloni liberi, ma la vita per i detenuti deportati era molto dura. Le donne vivevano con la minaccia di essere sessualmente sfruttate e gli uomini impiccati per delitti minori, quali il furto. Per gli aborigeni, l’espropriazione della terra, le malattie e la morte causata dalle nuove patologie portate dai coloni, distrussero gli usi e i costumi tradizionali.

L’espropriazione del continente


Negli anni Venti del 1800 molti soldati, ufficiali e detenuti emancipati avevano già trasformato le terre ricevute dal governo in fiorenti fattorie. I racconti sull'Australia, dove la terra costava poco e abbondava il lavoro, portarono un flusso crescente di navi cariche di avventurosi emigrati giunti dalla Gran Bretagna. I coloni, chiamati anche squatter, occupanti abusivi, iniziarono a spingersi sempre più nei territori aborigeni, spesso armati, alla ricerca di pascoli e acqua per le loro mandrie.

Nel 1825 un gruppo di soldati e detenuti si insediò nel territorio del popolo Yuggera, vicino alla odierna Brisbane. Perth fu fondata da un inglese nel 1829 e nel 1835 uno squatter navigò fino a Port Philip Bay e scelse il sito su cui poi sorse Melbourne. Nello stesso periodo una compagnia Britannica privata, che andava fiera di non aver alcun legame coi deportati, fondò Adelaide, in Australia Meridionale.

Gli aborigeni australiani


Gli aborigeni australiani vivono in Australia da oltre 40.000, provenienti dall'Asia Sud-Orientale. La loro esistenza è stata sconvolta dall'arrivo degli europei e dalla loro penetrazione nel continente. Avevano prima delle invasioni compiute nel 1788 un forte senso di parentela e compivano molti raduni cerimoniali. L'invasione a partire dal diciottesimo secolo ebbe conseguenze disastrose;gli aborigeni sono stati privati delle loro terre sin dai primi anni della colonizzazione britannica. Il principio giuridico che regolava la questione indigena nella legislazione inglese e, pertanto, anche in quella australiana, era quello della "terra nullius": un principio che definiva la terra australiana prima dell’arrivo dei Britannici come una terra di nessuno che, pertanto, poteva essere legittimamente occupata dai coloni. Il principio è rimasto legalmente in vigore fino al 1992 e, oggi, gli Aborigeni stanno ancora aspettando la restituzione della maggior parte delle loro terre. Nell’arco di un solo secolo dall’arrivo dei colonizzatori, la popolazione aborigena si ridusse da un numero presunto di almeno un milione di persone a soli 60.000 individui. Nel corso del ventesimo secolo, allo sterminio diretto si è sostituita una politica brutale, volta a togliere i bambini aborigeni ai loro genitori, per affidarli alle famiglie dei bianchi o ai collegi dei missionari, con l’obiettivo di sradicare ogni traccia della loro cultura e della loro lingua. La "generazione rubata", così come gli Aborigeni stessi la definiscono, rimane una ferita aperta nel cuore di tutto il loro popolo. Essi sono ancora oggi oggetto di razzismo e violenze, e molti di loro vivono in condizioni disumane. Di conseguenza, soffrono un


tasso di suicidi e mortalità infantile molto superiori a quelli del resto della popolazione, e hanno un’aspettativa di vita molto più bassa; inoltre, il numero degli Aborigeni in carcere è altissimo. Nonostante l’abolizione del principio razzista della "terra nullius" avvenuta nel 1992, il governo australiano continua a fare di tutto per ostacolare le rivendicazioni territoriali degli Aborigeni. Ciò nonostante, alcune tribù specifiche come quella dei Martu dell’Australia occidentale, sono finalmente riuscite a farsi riconoscere i diritti di proprietà sulle loro terre.


La febbre dell’oro


 

L’oro fu scoperto nel Nuovo Galles del Sud e nella zona centrale del Victoria nel 1851, attirando migliaia di giovani uomini e alcune avventurose giovani donne dalle colonie. A loro si unirono ondate di cercatori d'oro giunti via mare dalla Cina e un eclettico gruppo di intrattenitori, gestori di pub, prostitute e ciarlatani provenienti da tutto il mondo. Nel Victoria i tentativi del governatore britannico di imporre l’ordine – con una tassa mensile e soldati dalla mano pesante – sfociarono nella sanguinosa rivolta antiautoritarismo di Eureka nel 1854.

L’Australia diventa nazione


L’Australia è diventata una nazione federata dopo l’unione delle sei colonie il 1 gennaio 1901. Oggi l’Australia è formata da sei stati e due territori, ciascuno con il proprio parlamento, la propria bandiera e il

proprio emblema floreale. Alle donne è stato dato il diritto di voto nel 1902 e il salario minimo è stato stabilito nel 1907.


 

Territorio


Oltre la metà del territorio australiano è occupata dal Grande Scudo Australiano, che si estende nella sezione centroccidentale del continente comprendendo parte del deserto Simpson, alcune catene isolate e zone depresse e pianeggianti quali il Gran Deserto Sabbioso, il Gran Deserto Vittoria e la Nullarbor Plain, rispettivamente situati nella zona nordoccidentale, centrale e meridionale. La Nullarbor Plain è un arido altopiano calcareo (il suo nome significa "senz'alberi"), di formazione geologica molto antica, praticamente disabitato. Oltre la metà del territorio australiano è occupata dal Grande Scudo Australiano, che si estende nella sezione centroccidentale del continente comprendendo parte del deserto Simpson, alcune catene isolate e zone depresse e pianeggianti quali il Gran Deserto Sabbioso, il Gran Deserto Vittoria e la Nullarbor Plain, rispettivamente situati nella zona nordoccidentale, centrale e meridionale.

Australia Orientale


 


Il territorio australiano è in gran parte arido e pianeggiante, con un'altitudine media di 274 m. I rilievi montuosi si concentrano perlopiù in questa parte del Paese dove si alza la Grande Catena Divisoria (altitudine media: 1.200 m) che taglia l'Australia da nord-est a sud-est. All'interno della Catena, che si allunga per 3.500 km, si trovano diversi raggruppamenti minori come la New England Range, le Blue Mountains, le Alpi australiane, che comprendono a loro volta le Snowy Mountains (o Monti Nevosi in italiano). Di questa sotto-catena, all'interno di una vasta area protetta, fa parte il Monte Kosciuszko (2.228 m), la cima più alta del Mainland. Va detto, però, che il monte più alto all'interno del territorio nazionale è il Mawson Peak (2745 m), sull'isola di Heard, nei Mari Antartici.

Australia Occidentale


 

La sezione occidentale dell'Australia è invece occupata dal Grande Scudo Australiano, una formazione geologica di epoca antichissima oggi ricoperta in buona parte da aree desertiche: qui si trovano parte del Deserto Simpson, il Gran Deserto Australiano (Deserto di Gibson, Gran Deserto Victoria e Gran Deserto Sabbioso). La regione di Nullarbor Plain è invece un altopiano carsico, privo di alberi (da qui il nome: "senza alberi" in latino 'nulla arbor'). Poche le cime di rilievo: il monte Meharry, (1.251 m), il monte Ord (947 m) e il monte Cooke, (582 m). Il Monte Augustus, nell'Australia Occidentale, è il più grande monolito al mondo.

(Monte Augustus  Si eleva di 858m, e il suo crinale è lungo più di 8chilometri.)


 


Australia Centrale


 

Il Grande Bacino Artesiano è una vasta Depressione dove si trovano le pianure più fertili dell'Australia, come la pianura del Golfo di Carpentaria e i bacini del lago Eyre e del fiume Murray.

Nell'Australia centrale si trova un simbolo del paese stesso: l'Uluru (noto anche come Ayers Rock)

Le città


 

La capitale australiana non è Sydney, o Melbourne, come molti pensano; bensì la città di media grandezza di nome Canberra, di 333.000 abitanti, situata in un apposito Territorio (A.C.T. = Australian Capital Territory) ampio solo 2.400 kmq, un po' come capita per il District of Columbia, negli U.S.A., dove ha sede Washington; oppure come nel caso del Distrito Federal del Messico e dell'Argentina. Del continente Australia-Oceania fa pure parte la grandissima isola della Nuova Guinea, al secondo posto nel mondo per estensione. Dalla forma strana, che ricorda quella di un goffo uccello in bilico sul suo trespolo, è divisa in due parti, da una linea che percorre anch'essa, in massima parte, un meridiano.

 

Canberra: le principali città australiane sorsero sulle coste, nei punti di approdo dei primi coloni. Fa eccezione Canberra (388.072 abitanti), la capitale federale, che fu costruita a partire dal 1923, per porre fine alla disputa tra le due maggiori città del paese, Sydney e Melbourne, che aspiravano entrambe a diventare capitale. Situata sul fiume Molonglo, sorge sulle sponde di un lago artificiale, il Burley Griffin, in una regione prevalentemente agricola. Città dall'aspetto estremamente moderno, Canberra è il centro politico-amministrativo del paese.

 

Sydney :(4.336.374 abitanti) deve il suo nome al segretario di Stato britannico, Thomas Townshend Visconte di Sydney, in carica ai tempi della creazione del primo insediamento coloniale. Da allora la città è cresciuta in modo vertiginoso, fino a diventare la più popolosa del paese. Gli edifici moderni sorgono intorno a costruzioni, perfettamente restaurate, che ricordano l'Inghilterra dell'Ottocento. I mercanti di antiquariato attirano tanti visitatori quanti ne accolgono i musei dedicati alla scienza o all'arte contemporanea.

 

Melbourne è la seconda città per abitanti (3.806.092) ed è un importante centro industriale sviluppatosi a metà dell'Ottocento in seguito alla scoperta di giacimenti auriferi. Vi hanno sede alcuni degli orti botanici più ampi al mondo.

 

Brisbane è la capitale dello stato del Queensland, la città conta 957.010 abitanti, mentre l'area metropolitana 1.867.594 (a livello nazionale è la terza metropoli più popolosa). La città prende il nome da Sir Thomas Brisbane, governatore del Nuovo Galles del Sud dal 1821 al 1825. Conserva al suo interno parti di foresta pluviale, cosa che rende piacevole la visione del paesaggio urbano.

Perth (1.554.769 abitanti) è il principale insediamento della costa occidentale.

 

Adelaide è la quinta città per abitanti, avendone 1.158.259.

 

Pur essendo molto più piccola, Darwin (117.395 abitanti), capitale del Territorio del Nord, è senza ombra di dubbio degna di nota. Unica città australiana bombardata nella seconda guerra mondiale, fu poi devastata da un ciclone che, nel 1974, rase al suolo l'80% degli edifici. Un tempo era considerata una "città di frontiera", perché lontana da altri centri importanti e racchiusa tra deserto e mare; oggi ha buone prospettive di sviluppo, grazie al turismo e ai commerci con i paesi asiatici.

 

Hobart (già Hobarttown) è la capitale della Tasmania, stato federale dell'Australia. Nel 2006 contava circa 200.000 abitanti. È situata alla foce del fiume Derwent, ai piedi del monte Wellington (1270 m)