Australia
La
federazione australiana (Commonwealth of Australia) comprende sei stati: (Nuovo
Galles del Sud, Queensland, Australia Meridionale, Tasmania, Victoria e
Australia Occidentale) e due territori, il Territorio della Capitale e il
Territorio del Nord. Sono amministrati dall'Australia: il Territorio Antartico
Australiano, l'isola Christmas, le isole Cocos, l'isola Heard e l'arcipelago
McDonald, l'isola di Norfolk, le isole Ashmore e Cartier, e il territorio delle
isole del Mar dei Coralli. La capitale dell'Australia è Canberra.
Geografia
Risulta
tagliata a metà dal Tropico del Capricorno, ed è abitata soprattutto sulle
coste; poiché, nella parte centro-occidentale, il territorio interno è in gran
parte desertico (Gran Deserto Sabbioso, Deserto Gibson, Gran Deserto Victoria,
Deserto Tanami) i confini che dividono in questa area gli Stati che compongono
la Federazione sono perfettamente rettilinei, come in alcuni degli Stati Uniti,
e ricalcano, ovviamente, meridiani e paralleli.
Il più grande di questi sei Stati, Western Australia, che da sola occupa quasi un terzo del territorio di tutto il Paese, è separata da un altro Stato, il South Australia, e da uno dei tre Territori, il Northern Territory, da una linea lunga circa 1.900 chilometri, che va da Eucla, piccolo centro sulla costa della Grande Baia Australiana, su fino al Golfo Giuseppe Bonaparte, ricalcando il 129° meridiano. Così avviene, anche se in maniera non così clamorosa, per il Territorio del Nord e per l'Australia Meridionale.
Il più grande di questi sei Stati, Western Australia, che da sola occupa quasi un terzo del territorio di tutto il Paese, è separata da un altro Stato, il South Australia, e da uno dei tre Territori, il Northern Territory, da una linea lunga circa 1.900 chilometri, che va da Eucla, piccolo centro sulla costa della Grande Baia Australiana, su fino al Golfo Giuseppe Bonaparte, ricalcando il 129° meridiano. Così avviene, anche se in maniera non così clamorosa, per il Territorio del Nord e per l'Australia Meridionale.
L'Australia
è bagnata a nord dal mare degli Arafura, a nord-est dal mar dei Coralli, a
sud-est dal mar di Tasman, a sud dall'oceano Indiano e a nord-ovest dal mar di
Timor. Essendo completamente circondata dal mare, non confina direttamente con
altri stati. Quelli più vicini sono la Nuova Zelanda a sud-est; l'Indonesia,
Papua Nuova Guinea e Timor Est a nord. Ha una superficie di 7.686.850 km², di
cui 1% costituito da acque interne. È il sesto stato al mondo per grandezza.
Il
territorio australiano, prevalentemente pianeggiante, ha un'altitudine media di
300 m. La vasta zona interna del paese, chiamata Outback, è costituita infatti
da pianure e bassi altipiani; a nord-est i rilievi sono più pronunciati. Il
continente è caratterizzato da coste basse e pianeggianti; le pianure costiere
a est, sud-est e sud-ovest sono le zone più densamente popolate del continente.
La fauna Australiana
La
fauna davvero unica costituisce da sempre una delle principali attrattive del
nostro paese. In Australia vivono più di 378 specie di mammiferi, 828 specie di
uccelli, 4000 specie di pesci, 300 specie di lucertole, 140 specie di serpenti,
due specie di coccodrilli e 50 varietà di mammiferi marini. Più
dell'80 percento di piante, mammiferi, rettili e rane è unico al mondo e
introvabile negli altri continenti. Tra i nostri animali più noti ci sono il
canguro, il koala, l'echidna, il dingo, l'ornitorinco, il wallaby e il vombato.
L’economia
L'economia
dell'Australia è in una fase di profonda trasformazione, iniziata alla fine
della seconda guerra mondiale; il processo di industrializzazione
avanza rapidamente, anche se l'allevamento costituisce ancora oggi la risorsa
principale del Paese, il cui reddito
nazionale, valutato pro capite, fa dell'Australia uno degli Stati più ricchi
del mondo. Nonostante la scarsità del territorio coltivato (solo il 5,8% del
totale) e la necessità di provvedere artificialmente all'insufficienza di
acqua, l' agricoltura riesce, grazie alla larga applicazione di tecniche moderne, a
produrre in notevoli quantità frumento (di cui l'Australia è grande
esportatrice, al quarto posto nella graduatoria mondiale), orzo, avena e
soprattutto canna da zucchero, la cui coltivazione è diffusa soprattutto nel
Queen island e nella Nuova Galles del Sud. Buona è anche la produzione
di frutta (dagli ananas alle banane, all'uva e alle arance), che viene
esportata favorevolmente approfittando dell'inversione delle stagioni rispetto
all'Europa. Le foreste forniscono legno pregiato, ma la produzione è limitata
anche perché esse coprono solo i 4,5% del territorio. L'allevamento si basa
soprattutto sugli ovini. Sia per numero di capi sia come produttore di lana,
l'Australia è di gran lunga al primo posto nel mondo, e naturalmente gli ovini
vengono sfruttati anche per le carni. Ingente è pure il numero dei bovini che
va aumentando sempre di più. Un certo rilievo hanno la pesca dei crostacei e la
caccia alla balena. Il sottosuolo è ricchissimo non solo d'oro, per il quale il
Paese è diventato famoso e che ancor oggi dà una produzione che colloca
l'Australia al settimo posto tra i produttori mondiali, ma anche di molti altri
minerali, dal manganese all'antimonio, al tungsteno, all'uranio, al carbone, al
nichel e al rame. Importanza particolare ha l'estrazione dello stagno, del
ferro, dello zinco, della bauxite e del piombo, dei quali l'Australia è tra i
massimi produttori mondiali. Non mancano il petrolio e il gas naturale.
L'industrializzazione , anche se relativamente recente, è molto avanzata:
numerose sono le industrie che lavorano prodotti agricoli e zootecnici
(conservazione delle carni, industrie tessili e zuccherifici), ma da alcuni
decenni si sono affermate anche la siderurgia, la metallurgia, l'industria
meccanica (soprattutto aeronautica e automobilistica) e la chimica.
Storia
La popolazione
Le
popolazioni aborigene australiane sono vissute e prosperate nel
difficile ambiente naturale australiano, un luogo senza uguali, per oltre
50.000 anni. Si pensa che gli aborigeni australiani siano arrivati qui via mare
dal sud est dell’Asia durante l’ultima era glaciale. Al tempo dell’invasione
europea, fino a un milione di aborigeni vivevano nel continente in 300 stati o
clan, e parlavano 250 lingue e 700 dialetti. A quel tempo gli aborigeni erano
cacciatori e agricoltori e viaggiavano molto per commerciare, trovare acqua e
prodotti stagionali e per adunanze rituali e totemiche. Allora, come oggi, ogni
clan aveva una connessione spirituale con una zona particolare della terra. Nonostante la diversità dei loro
territori - dai deserti dell’Outback alle foreste pluviali tropicali, fino a
montagne innevate - i popoli aborigeni condividono tutti la credenza in un
perenne e magico regno del Dreamtime. Secondo le leggende aborigene, antenati
spirituali totemici hanno dato origine a tutti gli aspetti della vita. Questi
spiriti-antenati continuano a collegare la terra, i fenomeni naturali, il
territorio tribale nonché il passato, il presente e il futuro in tutti gli
aspetti della cultura aborigena.
L’arrivo
dei coloni
La
"Terra Australis" è stata l’ultima terra emersa a essere scoperta
dagli esploratori europei. La storia di questa mistica terra e delle ricchezze
che offriva ha ispirato gli esploratori a navigare verso l’ignoto. Il grande
continente australe è stato ufficialmente reclamato dagli europei solo dopo
l’arrivo del Capitano James Cook a Botany Bay nel 1770.
Come soluzione alle prigioni
sovraffollate in Inghilterra e al disordine causato dalla Rivoluzione
Americana, l’esploratore e botanico Joseph Banks, indicò il Nuovo Galles del
Sud (New South Wales) come il luogo ideale per una nuova colonia penale. Il 26
gennaio 1788 arrivò nella baia di Sydney la prima flotta di 11 navi, cariche di
1500 persone, metà delle quali erano detenuti. Fino alla conclusione della
deportazione nel 1868, giunsero in Australia 160.000 detenuti, tra cui uomini e
donne.
A partire dai primi anni
Novanta del 1700 cominciarono ad arrivare i primi coloni liberi, ma la vita per
i detenuti deportati era molto dura. Le donne vivevano con la minaccia di
essere sessualmente sfruttate e gli uomini impiccati per delitti minori, quali
il furto. Per gli aborigeni, l’espropriazione della terra, le malattie e la
morte causata dalle nuove patologie portate dai coloni, distrussero gli usi e i
costumi tradizionali.
L’espropriazione del continente
Negli anni Venti del 1800 molti soldati, ufficiali e detenuti emancipati avevano già trasformato le terre ricevute dal governo in fiorenti fattorie. I racconti sull'Australia, dove la terra costava poco e abbondava il lavoro, portarono un flusso crescente di navi cariche di avventurosi emigrati giunti dalla Gran Bretagna. I coloni, chiamati anche squatter, occupanti abusivi, iniziarono a spingersi sempre più nei territori aborigeni, spesso armati, alla ricerca di pascoli e acqua per le loro mandrie.
Nel 1825 un gruppo di
soldati e detenuti si insediò nel territorio del popolo Yuggera, vicino alla
odierna Brisbane. Perth fu fondata da un inglese nel 1829 e nel 1835 uno
squatter navigò fino a Port Philip Bay e scelse il sito su cui poi sorse
Melbourne. Nello stesso periodo una compagnia Britannica privata, che andava
fiera di non aver alcun legame coi deportati, fondò Adelaide, in Australia
Meridionale.
Gli
aborigeni australiani
Gli aborigeni australiani vivono
in Australia da oltre 40.000, provenienti dall'Asia Sud-Orientale. La loro
esistenza è stata sconvolta dall'arrivo degli europei e dalla loro penetrazione
nel continente. Avevano prima delle invasioni compiute nel 1788 un forte senso
di parentela e compivano molti raduni cerimoniali. L'invasione a partire dal
diciottesimo secolo ebbe conseguenze disastrose;gli aborigeni sono stati
privati delle loro terre sin dai primi anni della colonizzazione britannica. Il
principio giuridico che regolava la questione indigena nella legislazione
inglese e, pertanto, anche in quella australiana, era quello della "terra
nullius": un principio che definiva la terra australiana prima dell’arrivo
dei Britannici come una terra di nessuno che, pertanto, poteva essere
legittimamente occupata dai coloni. Il principio è rimasto legalmente in vigore
fino al 1992 e, oggi, gli Aborigeni stanno ancora aspettando la restituzione
della maggior parte delle loro terre. Nell’arco di un solo secolo dall’arrivo
dei colonizzatori, la popolazione aborigena si ridusse da un numero presunto di
almeno un milione di persone a soli 60.000 individui. Nel corso del ventesimo
secolo, allo sterminio diretto si è sostituita una politica brutale, volta a
togliere i bambini aborigeni ai loro genitori, per affidarli alle famiglie dei
bianchi o ai collegi dei missionari, con l’obiettivo di sradicare ogni traccia
della loro cultura e della loro lingua. La "generazione rubata", così
come gli Aborigeni stessi la definiscono, rimane una ferita aperta nel cuore di
tutto il loro popolo. Essi sono ancora oggi oggetto di razzismo e violenze, e
molti di loro vivono in condizioni disumane. Di conseguenza, soffrono un
tasso di suicidi e mortalità
infantile molto superiori a quelli del resto della popolazione, e hanno
un’aspettativa di vita molto più bassa; inoltre, il numero degli Aborigeni
in carcere è altissimo. Nonostante l’abolizione del principio razzista della
"terra nullius" avvenuta nel 1992, il governo australiano continua a
fare di tutto per ostacolare le rivendicazioni territoriali degli Aborigeni.
Ciò nonostante, alcune tribù specifiche come quella dei Martu dell’Australia
occidentale, sono finalmente riuscite a farsi riconoscere i diritti di
proprietà sulle loro terre.
La febbre dell’oro
L’oro
fu scoperto nel Nuovo Galles del Sud e nella zona centrale del Victoria nel 1851,
attirando migliaia di giovani uomini e alcune avventurose giovani donne dalle
colonie. A loro si unirono ondate di cercatori d'oro giunti via mare dalla Cina
e un eclettico gruppo di intrattenitori, gestori di pub, prostitute e
ciarlatani provenienti da tutto il mondo. Nel Victoria i tentativi del
governatore britannico di imporre l’ordine – con una tassa mensile e soldati
dalla mano pesante – sfociarono nella sanguinosa rivolta antiautoritarismo di
Eureka nel 1854.
L’Australia diventa nazione
L’Australia è diventata una nazione
federata dopo l’unione delle sei colonie il 1 gennaio 1901. Oggi l’Australia è
formata da sei stati e due territori, ciascuno con il proprio parlamento, la
propria bandiera e il
proprio emblema
floreale. Alle donne è stato dato il diritto di voto nel 1902 e il salario
minimo è stato stabilito nel 1907.
Territorio
Oltre
la metà del territorio australiano è occupata dal Grande Scudo Australiano, che
si estende nella sezione centroccidentale del continente comprendendo parte del
deserto Simpson, alcune catene isolate e zone depresse e pianeggianti quali il
Gran Deserto Sabbioso, il Gran Deserto Vittoria e la Nullarbor Plain,
rispettivamente situati nella zona nordoccidentale, centrale e meridionale. La
Nullarbor Plain è un arido altopiano calcareo (il suo nome significa
"senz'alberi"), di formazione geologica molto antica, praticamente
disabitato. Oltre la metà del territorio australiano è occupata dal Grande
Scudo Australiano, che si estende nella sezione centroccidentale del continente
comprendendo parte del deserto Simpson, alcune catene isolate e zone depresse e
pianeggianti quali il Gran Deserto Sabbioso, il Gran Deserto Vittoria e la
Nullarbor Plain, rispettivamente situati nella zona nordoccidentale, centrale e
meridionale.
Australia Orientale
Il territorio australiano è in gran parte arido e pianeggiante, con un'altitudine media di
274 m. I rilievi montuosi si concentrano perlopiù in questa parte del
Paese dove si alza la Grande
Catena Divisoria
(altitudine media: 1.200 m) che taglia l'Australia da nord-est a sud-est.
All'interno della Catena, che si allunga per 3.500 km, si trovano diversi
raggruppamenti minori come la New
England Range, le Blue Mountains, le Alpi australiane, che comprendono a loro volta le Snowy
Mountains (o Monti Nevosi in italiano). Di questa sotto-catena, all'interno di una
vasta area protetta, fa parte il Monte Kosciuszko (2.228 m), la cima più alta del Mainland.
Va detto, però, che il monte più alto all'interno del territorio nazionale
è il Mawson
Peak (2745 m), sull'isola
di Heard, nei Mari Antartici.
Australia Occidentale
La
sezione occidentale dell'Australia è invece occupata dal Grande Scudo Australiano,
una formazione geologica di epoca antichissima oggi ricoperta in buona parte da
aree desertiche: qui si trovano parte del Deserto Simpson,
il Gran Deserto Australiano (Deserto di Gibson,
Gran Deserto Victoria
e Gran
Deserto Sabbioso). La regione di Nullarbor
Plain
è
invece un altopiano carsico,
privo di alberi (da qui il nome: "senza alberi" in latino 'nulla
arbor'). Poche le cime di rilievo: il monte Meharry,
(1.251 m), il monte Ord (947 m) e il
monte Cooke, (582 m). Il Monte Augustus, nell'Australia
Occidentale, è il
più grande monolito al mondo.
(Monte Augustus
Si eleva di 858m, e il suo crinale è
lungo più di 8chilometri.)
Australia Centrale
Il
Grande
Bacino Artesiano è una vasta Depressione
dove si trovano le pianure
più fertili dell'Australia, come la pianura del Golfo
di Carpentaria e i bacini del lago Eyre e del fiume
Murray.
Le
città
La
capitale australiana non è Sydney, o Melbourne, come molti pensano; bensì la
città di media grandezza di nome Canberra, di 333.000 abitanti, situata in un
apposito Territorio (A.C.T. = Australian Capital Territory) ampio solo 2.400
kmq, un po' come capita per il District of Columbia, negli U.S.A., dove ha sede
Washington; oppure come nel caso del Distrito Federal del Messico e
dell'Argentina. Del continente Australia-Oceania fa pure parte la grandissima
isola della Nuova Guinea, al secondo posto nel mondo per estensione. Dalla
forma strana, che ricorda quella di un goffo uccello in bilico sul suo
trespolo, è divisa in due parti, da una linea che percorre anch'essa, in
massima parte, un meridiano.
Canberra:
le principali città australiane sorsero sulle coste, nei punti di approdo dei primi coloni.
Fa eccezione Canberra (388.072 abitanti), la capitale federale, che fu
costruita a partire dal 1923, per porre fine alla disputa tra le due maggiori città del paese, Sydney e Melbourne, che aspiravano entrambe a diventare
capitale. Situata sul fiume Molonglo, sorge sulle sponde di un lago
artificiale, il Burley Griffin, in una regione prevalentemente agricola. Città
dall'aspetto estremamente moderno, Canberra è il centro politico-amministrativo
del paese.
Sydney :(4.336.374 abitanti) deve il suo nome al segretario
di Stato britannico, Thomas Townshend Visconte di Sydney, in carica ai tempi della creazione del primo
insediamento coloniale. Da allora la città è cresciuta in modo vertiginoso,
fino a diventare la più popolosa del paese. Gli edifici moderni sorgono intorno
a costruzioni, perfettamente restaurate, che ricordano l'Inghilterra dell'Ottocento. I mercanti di antiquariato attirano
tanti visitatori quanti ne accolgono i musei
dedicati alla scienza o all'arte contemporanea.
Melbourne è la
seconda città per abitanti (3.806.092) ed è un importante centro industriale sviluppatosi a metà dell'Ottocento in seguito alla
scoperta di giacimenti auriferi. Vi hanno sede alcuni degli orti botanici più ampi al mondo.
Brisbane è
la capitale dello stato del Queensland, la città conta 957.010 abitanti, mentre l'area
metropolitana 1.867.594 (a livello nazionale è la terza metropoli più
popolosa). La città prende il nome da Sir Thomas Brisbane, governatore del Nuovo Galles del Sud dal
1821 al 1825. Conserva al suo interno parti di foresta pluviale, cosa che rende piacevole la visione del
paesaggio urbano.
Adelaide
è la quinta città per abitanti, avendone 1.158.259.
Pur essendo molto più piccola, Darwin (117.395 abitanti),
capitale del Territorio
del Nord, è senza ombra di
dubbio degna di nota. Unica città australiana bombardata nella seconda guerra
mondiale, fu poi devastata da un ciclone che, nel 1974,
rase al suolo l'80% degli edifici. Un tempo era considerata una "città di
frontiera", perché lontana da altri centri importanti e racchiusa tra
deserto e mare; oggi ha
buone prospettive di sviluppo, grazie al turismo e ai commerci con i paesi asiatici.
Hobart (già
Hobarttown) è la capitale della Tasmania, stato federale dell'Australia. Nel 2006 contava circa
200.000 abitanti. È situata alla foce del fiume Derwent, ai
piedi del monte Wellington (1270 m)